Esiste una sede della memoria?

I ricordi più "antichi" (vale a dire quelli che sono stati trasformati in memorie a lungo termine) sono distribuiti nei circuiti nervosi della corteccia, che è una specie di deposito dei ricordi selezionati e codificati da una specie di "archivista", la cosiddetta regione temporale media (ippocampo, amigdala e corteccia temporale) che codifica le esperienze, le scompone in categorie, le connota sulla base del loro significato e le distribuisce nelle varie regioni del cervello, corteccia cerebrale in primo luogo. Questa parte del cervello è uno snodo essenziale per paragonare tra di loro le esperienze, consentire di tracciare analogie, ristrutturarle in termini di significati. Poi, una volta compiuto questo lungo lavoro che può durare anche anni, l'archivista dispone di una mappa e possiede la chiave per andare a ricercare nei posti "giusti" le diverse parti e componenti dei ricordi, per ricostituire da un insieme di tesserine il puzzle della memoria.

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Il secolo che sta volgendo al termine è stato dominato dagli acidi nucleici e dalle proteine. Il prossimo si concentrerà sulla memoria e sul desiderio. Sarà in grado di rispondere alle domande che questi temi sollevano?
François, Jacob, Il topo, la mosca e l’uomo (1998)