Alla ricerca della memoria

Oltre ad orientare le questioni nodali che da oltre 2000 anni hanno dominato il pensiero occidentale, sin dai tempi in cui Socrate e Platone per primi si interrogarono sulla natura dei processi mentali, la nuova scienza della mente ci offre uno strumento pratico per conoscere e affrontare aspetti importanti della mente che si ripercuotono sulle nostre esperienze quotidiane. La scienza non è più dominio esclusivo degli scienziati, ma è divenuta parte integrante della vita e della cultura contemporanee. Non passa giorno che i media non diffondano informazioni tecniche verosimilmente non comprensibili da un pubblico non specialistico. Le persone comuni leggono della perdita di memoria causata dal morbo di Alzheimer e di quella connessa all’avanzare dell’età e cercano, sovente senza successo, di capire le differenze esistenti fra questi due tipi di disordine della memoria: uno progressivo e devastante, l’altro relativamente benigno. Sentono parlare di potenziatori cognitivi, ma di fatto non sanno quali possano essere i loro effetti. Viene detto loro che dei geni influenzano il comportamento e che delle alterazioni in questi geni sono la causa di malattie mentali e neurologiche, ma non come questo accade. E, in ultimo, capita di leggere che le differenze di genere nelle attitudini intellettive influenzano i percorsi accademici e le carriere intrapresi da uomini e donne. Questo significa che vi sono delle differenze fra il cervello femminile e quello maschile? Gli uomini e le donne apprendono in maniera diversa?
Nel corso della nostra esistenza, praticamente tutti ci ritroveremo a dover prendere importanti decisioni nella sfera privata e in quella pubblica connesse a una conoscenza biologica della mente. Alcune di queste decisioni sorgeranno nel tentativo di capire dei cambiamenti nel comportamento umano normale, mentre altre riguarderanno dei disordini mentali e neurologici più seri. È quindi essenziale che tutti abbiano un’informazione scientifica resa quanto più disponibile, presentata in forma chiara e comprensibile. Concordo con l’opinione attualmente diffusa nella comunità scientifica, secondo cui siamo noi ad avere la responsabilità di fornire al pubblico un’informazione di questo tipo.

da: Eric R. Kandel, 2007, Alla ricerca della memoria. La storia di una nuova scienza della mente, Codice Edizioni, Torino

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Il secolo che sta volgendo al termine è stato dominato dagli acidi nucleici e dalle proteine. Il prossimo si concentrerà sulla memoria e sul desiderio. Sarà in grado di rispondere alle domande che questi temi sollevano?
François, Jacob, Il topo, la mosca e l’uomo (1998)