Il metodo dei loci. Una mnemotecnica che ha duemila anni storia

Il metodo dei loci ha estimatori da duemila anni ed è una tecnica semplice, flessibile e molto efficace per potenziare la memoria. E’ sufficiente che tu identifichi un percorso o un edificio che ti sono particolarmente conosciuti e chiari. Può trattarsi di un palazzo (per esempio la tua casa o il tuo appartamento) oppure della strada che fai per andare da casa in palestra. Devi memorizzarli nella tua testa con particolare accuratezza, in modo da potere richiamare questa immagine con vividezza e ricchezza di particolari. Se ti può aiutare, disegnala su carta e fissa alcuni elementi (spazi/posti) che ti sembra di conoscere molto bene, in un ordine chiaro (da un primo punto di entrata ad uno finale di chiusura). Nel caso della casa può trattarsi del portoncino esterno o del cancello, una siepe o un albero del giardino, le scale, la porta di ingresso, lo specchio del corridoio, ecc. Quando questa visualizzazione sarà chiara nella tua testa, puoi usare ogni tappa più o meno come faresti con un attaccapanni.
Immaginiamo che tu voglia imparare una lista di dieci parole (cactus, dentifricio, frigorifero, libro, biscotto, cane, cena, quadro, latte, televisore). Tutto quello che devi fare è associare ogni parola – nell’ordine in cui compare – ad una tappa del tuo percorso o della tua casa (nell’ordine stesso in cui tu lo percorreresti). La memorizzazione sarà tanto più efficace quanto più tu riuscirai ad inventare “storie” o immagini buffe, cruente o inusuali. Se la prima parola da ricordare è un cactus e la prima tappa è un cancelletto della tua casa, immagina che per superare il cancelletto tu debba camminare sopra un cactus con punte acuminate; di lì passi alla prossima tappa (per esempio la siepe o l’albero): ti siedi e ti metti il dentifricio sui piedi doloranti a causa del cactus; quindi ti sposti sulle scale e lì devi superare un megafrigorifero che blocca le scale, eccetera.
I segreti di questo sistema sono due:
1) studia perfettamente il percorso, con tappe chiare, ben evidenziate in chiara sequenza
2) inventati immagini molto forti ed improbabili per associare ogni tappa ad ogni parola.
Dopo che avrai memorizzato la tua lista, ripetila qualche volta nel corso della giornata e il giorno successivo per fissarla bene. Il metodo sarà più veloce ed efficace via via che lo userai. Il percorso o lo spazio/palazzo che usi può essere ampliato gradualmente, in modo da garantirti un numero sempre maggiore di possibili agganci per la memoria. Il sistema può funzionare per liste di nomi, ma anche di numeri, concetti, nomi di persone e diventa tanto più affidabile se imparerai ad arricchirlo di dettagli polisensoriali (odori, suoni, sensazioni al tatto, flash o giochi di luce, eccetera).

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Il secolo che sta volgendo al termine è stato dominato dagli acidi nucleici e dalle proteine. Il prossimo si concentrerà sulla memoria e sul desiderio. Sarà in grado di rispondere alle domande che questi temi sollevano?
François, Jacob, Il topo, la mosca e l’uomo (1998)