Sensi e motricità per una memoria migliore.

Quando ci proponiamo di imparare qualcosa di nuovo, e quindi di formare memorie attraverso cui rappresentiamo le nuove esperienze, dobbiamo sfruttare di più le nostre capacità sensoriali e motorie, essere più concreti anziché prevalentemente astratti. Ad esempio, per poter costruire una rappresentazione di un'esperienza, si tratti della lettura di un libro, di una lezione o di qualsiasi forma di training, bisogna saper riconoscere le parole-segnale, vale a dire quelle indicazioni che rappresentano gli indizi percettivi, i segnali utili a rappresentarci una nuova situazione, gli interruttori che fanno scattare un meccanismo del pensiero. Se, ad esempio, ascoltiamo la frase: "esistono quattro tipi di motori a scoppio", la parola-segnale è "tipi" ; se leggiamo o ascoltiamo la frase "le fasi della vita sono quattro" la parola-segnale è "fasi"; nella frase "Nel cervello la sostanza bianca è costituita da fibre nervose mentre quella grigia da neuroni", la parola-segnale è "mentre"...

Le parole-segnale costituiscono un valido indizio per rappresentare la realtà, anche se spesso prestiamo loro scarsa attenzione. Ad esempio, le parole: parti, tipi, componenti, elementi, sezione, livello, gruppo ecc. ci parlano di gerarchie; le parole: passi, stadi, fasi, prima, dopo, sviluppo, cicli ecc. di sequenze; la parole: mentre, a volte, tuttavia, ma, in alternativa ecc. di matrici, così come altre parole: sopra, sotto, in cima, in basso, a sinistra, a destra, di rappresentazioni grafiche, ad esempio della pianta di una casa.

Anche noi, con un minimo di attenzione, possiamo riconoscere e utilizzare le parole-segnale: man mano che impariamo ad identificarle, saremo sempre più in grado di rappresentarci mentalmente -o di schematizzare su un foglio- una realtà nuova e quindi di strutturarla in termini di apprendimento. L'importante è compiere un lavoro attivo, nell'ascolto come nella lettura: un'attività in cui la maggior parte dei lettori si comportano passivamente o si limitano a sottolineare o a evidenziare il testo con pennarelli. Queste due strategie sono utili soltanto se, attraverso la sottolineatura o evidenziazione, vengono poste in evidenza parole-chiave: una lettura efficace passa invece attraverso un sistema di marcatura simbolica che utilizza "pittogrammi", segni che comunicano alcuni concetti o gerarchie di concetti.

Molti di noi, ad esempio, utilizzano segni come ! ? = per indicare rispettivamente che un punto è particolarmente importante, che suscita interrogativi, che da quanto detto ne deriva che… Un sistema di marcatura più approfondito può implicare l'uso di segni come # per un titolo o definizione del soggetto generale e di altri metodi per "marcare" il testo.

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Il secolo che sta volgendo al termine è stato dominato dagli acidi nucleici e dalle proteine. Il prossimo si concentrerà sulla memoria e sul desiderio. Sarà in grado di rispondere alle domande che questi temi sollevano?
François, Jacob, Il topo, la mosca e l’uomo (1998)