Esistono memorie inconsce?

Tutte le memorie sono consce oppure esistono anche memorie inconsce? Un esempio della dissociazione che si può verificare tra processi mentali e coscienza riguarda la cosiddetta "visione cieca", un termine paradossale che si riferisce agli esisti di lesioni del lobo occipitale, la parte del cervello responsabile della percezione visiva.

La corteccia occipitale può essere paragonata a un teleschermo suddiviso in diversi quadratini: se uno di questi quadratini è "rotto", come può avvenire nel caso di una lesione nervosa, viene a mancare una parte del "paesaggio visivo", e ogni informazione visiva che venga convogliata attraverso la retina in quella parte specifica non verrà rilevata. In un esperimento ormai classico è stato utilizzato uno stimolo luminoso puntiforme che la persona esaminata era in grado di individuare quando esso corrispondeva alle parti sane della sua corteccia occipitale, mentre non era in grado di riconoscere quando esso coincideva con la sede della lesione.

Tuttavia, se lo sperimentatore chiedeva a questa persona di provare a indovinare la localizzazione dello stimolo visivo, questa non sbagliava mai: dal punto di vista dei meccanismi consci era cieca, cioè non si rendeva conto della presenza e della posizione del punto luminoso, dal punto di vista inconscio era invece in grado di percepirlo e quindi di rispondere. E' per questo motivo che si parla di visione cieca oppure di memorie senza ricordo: esiste una netta dissociazione tra il nostro comportamento e la nostra coscienza.

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François, Jacob, Il topo, la mosca e l’uomo (1998)