Quando parliamo del nostro passato ci riferiamo generalmente a tre diversi tipi di "strutture" autobiografiche: i periodi della nostra vita, che vengono misurati in anni o decenni, ad esempio gli anni dell'infanzia in cui si andava in montagna e si stava in quella casa vicino al torrente; gli eventi a carattere generale, che vengono misurati in giorni, settimane o mesi, come ad esempio quell'estate in montagna in cui, per la prima volta, facemmo un lungo giro dei rifugi; infine i singoli episodi che vengono anche definiti col termine di ricordi personali, fatti specifici di breve durata associati a un fatto come "quella volta che in montagna mi slogai una caviglia e ritornai a valle con la jeep". Queste diverse strutture autobiografiche possono essere richiamate da uno stesso stimolo e, a seconda delle situazioni, la parola "montagna", può fare affiorare periodi della vita, eventi generali, episodi ma anche ricordi semantici (con montagna si indica un rilievo di altezza superiore alla collina) o immagini percettive generiche, ad esempio l'immagine di un tramonto in cui le cime delle Dolomiti sono rosse contro il cielo ormai scuro.
Il secolo che sta volgendo al termine è stato dominato dagli acidi nucleici e dalle proteine. Il prossimo si concentrerà sulla memoria e sul desiderio. Sarà in grado di rispondere alle domande che questi temi sollevano?
François, Jacob, Il topo, la mosca e l’uomo (1998)
François, Jacob, Il topo, la mosca e l’uomo (1998)