In 30 secondi avrai una memoria più potente. Ecco come.


Ecco un esercizio utile da fare prima di esami o situazioni di tensione ed ansia: basta muovere gli occhi bilateralmente da destra a sinistra (e viceversa, su un asse orizzontale) per trenta secondi e la memoria migliora del 10%. Può sembrarvi troppo semplice per essere vero, ma lo hanno dimostrato alcuni ricercatori inglesi.

E’ il risultato a cui è giunto il gruppo di ricerca guidato dagli psicologi Andrew Parker e Neil Dagnall della Manchester Metropolitan University e in questo caso sembra proprio valga la pena di dire: provare per credere ;-)
102 persone hanno ascoltato il nome di 150 oggetti, organizzati in blocchi di dieci (si trattava di tipi di veicoli), letti da una voce maschile. Successivamente, 34 persone sono state invitate a muovere i loro occhi a sinistra e a destra per 30 secondi; altri 34 soggetti li hanno mossi verticalmente (basso-alto) per uguale periodo di tempo; infine 34 individui hanno fissato frontalmente un obiettivo fermo posto davanti a sè. Dopo l’esercizio oculare, tutti i partecipanti hanno ascoltato un elenco di parole composto da termini già sentiti (quaranta), parole non ascoltate in precedenza e senza alcun riferimento all’elenco originale(quaranta), infine dieci parole che avevano un riferimento semantico con l’elenco ma non vi facevano parte. Ai soggetti era richiesto di precisare quali termini erano già stati ascoltati e quali erano nuovi. La memoria dei partecipanti il primo gruppo (movimenti orizzontali destra-sinistra) è risultata migliore sotto tutti i profili: maggior riconoscimento delle parole già sentite e di quelle nuove come nuove, minore confusione e indecisione, quindi meno “false memorie”. Al contrario, non si sono rilevate differenze tra i soggetti che hanno fissato frontalmente e quelli che fanno compiuto movimenti oculari verticali.

Questi risultati sono coerenti con altri studi precedenti fatti sull’accuratezza del ricordo (memorie vere vs false). Gli effetti positivi sull’accuratezza mnemonica sarebbero attribuibili ad una attivazione del corpo calloso e quindi ad una migliore comunicazione tra i due emisferi cerebrali.

Fonte: Parker, A. & Dagnall, N. (2007). Effects of bilateral eye movements on gist based false recognition in the DRM paradigm. Brain and Cognition, 63, 221-225.

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François, Jacob, Il topo, la mosca e l’uomo (1998)