Attenti allo stress. Potrebbe anche salvarvi la vita!

Contro lo stress si è dichiarata una battaglia senza tregua. Lo stress è stato nominato il nemico numero uno della salute, del benessere e della longevità. Anche nel rapporto con la memoria, lo stress ha dimostrato di essere dannoso. Sembra che allo stress possiamo rimproverare e attribuire tanti casi ed errori di labilità. Quando siamo stressati non ci limitiamo solo a codificare male le informazioni (come dire: non le archiviamo bene), ma poi dimentichiamo le chiavi di accesso e quindi perdiamo la possibilità di recuperare i dati memorizzati.

Lo stress, però, ha anche una funzione positiva. L’innalzamento dell’arousal (del livello di attivazione) del nostro sistema neuro-fisiologico è utile per allertarci dei pericoli e dei rischi nei quali potremmo trovarci. È un sistema di allarme per le situazioni e i momenti critici. Numerosi esperimenti condotti sui primati non umani e persino sull’uomo hanno dimostrato come la rimozione dell’amigdala (piccola area del cervello deputata alla gestione delle emozioni) ci renda incapaci di avvertire il pericolo e quindi di memorizzare (e riconoscere) le situazioni potenzialmente a rischio. Nelle scimmie private dell’amigdala scompare ogni traccia di paura (persino nel caso di situazioni fortemente minacciose) ed appaiono comportamenti bizzarri, dal mancato riconoscimento di oggetti di uso comune (cercano di mangiare pietre e feci) al tentativo di accoppiamento con animali di altre specie.

Questi comportamenti sono stati spiegati alla luce delle scoperte fatte sull’amigdala, che è risultata essere un punto di snodo fondamentale per i ricordi con forte valenza emotiva e nel regolare le emozioni, soprattutto quelle di paura. L’amigdala può spiegare perché certe memorie – fortemente connotate dal punto di vista autobiografico – rimangono indelebili nella nostra memoria, quasi come “le cicatrici sul tessuto cerebrale” di cui William James aveva parlato nel 1890. Dal punto di vista adattativo, ricordarsi in maniera certa e veloce le situazioni che possono mettere a rischio la nostra sopravvivenza è una abilità essenziale per l’individuo e per la specie. Quando per contro il sistema perde affidabilità (e quindi la situazione di stress è continua e non motivata da eventi esterni, oppure al contrario è inesistente o incapace di attivazione), lo stress si trasforma da alleato contro il pericolo nel suo principale artefice e facilitatore.

Foto gatto: courtesy of Flickr (http://www.flickr.com/photos/andycarvin/1936753622/)

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Il secolo che sta volgendo al termine è stato dominato dagli acidi nucleici e dalle proteine. Il prossimo si concentrerà sulla memoria e sul desiderio. Sarà in grado di rispondere alle domande che questi temi sollevano?
François, Jacob, Il topo, la mosca e l’uomo (1998)