Francis Galton. Un grande studioso di memoria.

Sir Francis Galton (1822-1911) fu il primo a compiere degli studi ed esperimenti sulla memoria autobiografica. Un giorno, durante una passeggiata a Londra, si stupì osservando che gli oggetti che incontrava suscitavano in lui associazioni tra le più variegate. Non solo: lo colpì la constatazione che le associazioni spesso gli riportavano alla memoria cose alle quali non aveva più pensato da parecchio tempo.

Decise di ripetere l’esperimento con calma. Riportò su un foglio di carta un elenco 75 parole (vettura, abbazia, pomeriggio, eccetera), che guardava una alla volta, annotando con cura tutte le associazioni che la lettura di questa parola evocava. Ripetè l’esperimento, con lo stesso elenco, più volte, a distanza di un mese e in circostanze diverse. Formò in totale 505 associazioni, in 660 secondi: cinquanta associazioni al minuto, “con una lentezza miserabile” a suo avviso (lui la comparava con la velocità naturale del pensiero). Con il tempo e le ripetizioni, si rese conto che alcune associazioni tendevano a riprodursi e che la maggioranza (quasi quattro su dieci) risaliva alla sua gioventù, mentre solo il 15% era riferita ad avvenimenti recenti. Inoltre, erano soprattutto le vecchie associazioni a provocare la ripetizione: l’educazione e l’istruzione erano dominanti nelle associazioni. In generale, un quarto delle associazioni giovanili entrava in scena quattro volte e ricorreva quindi tre volte.
Benché questi studi lo appassionassero, Galton decise di non pubblicare l’esito di questi esperimenti. Scrisse che le associazioni “mettono a nudo le fondamenta dei pensieri di una persona con una tale, mirabile nitidezza, rivelano in maniera così viva e fedele la sua anatomia mentale da farle preferire di tenerle per sé”.
Gli studiosi che, quasi un secolo dopo, si occuparono di memoria autobiografica riconobbero la validità del metodo di Galton, tanto che - in un famoso articolo pubblicato nel 1974 sul Bulletin of the Psychonomic Society – gli psicologi Crovitz e Schiffman decisero di chiamare “Galton cuing technique” la tecnica di accesso sperimentale alla memoria autobiografica.

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Il secolo che sta volgendo al termine è stato dominato dagli acidi nucleici e dalle proteine. Il prossimo si concentrerà sulla memoria e sul desiderio. Sarà in grado di rispondere alle domande che questi temi sollevano?
François, Jacob, Il topo, la mosca e l’uomo (1998)